Il mondo
della testuggine palustre europea
Emys orbicularis è l'unica specie di testuggine acquatica autoctona in Italia e il genere è l'unico rappresentante della famiglia Emydidae in Europa.Le testuggini palustri europee vivono in stagni o anse di fiume a lento scorrimento, dove è possibile osservarle mentre si riscaldano al sole sulle rive o su tronchi galleggianti. Si nutrono di vegetali e di piccoli pesci, anfibi, mammiferi, insetti e altri invertebrati che predano sia di giorno che di notte. I maschi si differenziano dalle femmine per la coda più lunga e per il piastrone incavato che facilita l’accoppiamento. Le testuggini sono gregarie e si accoppiano in primavera e inizio estate. Dopo l’accoppiamento le femmine scavano un buco nel terreno in prossimità delle rive e vi depositano le uova (3-15). I piccoli nascono dopo circa 3 mesi e il loro carapace misura intorno ai 5 cm. I giovani rappresentano la preda di aironi, arvicole, falchi di palude, gabbiani, puzzole e volpi.
Le testuggini sono animali longevi; mancano dati precisi ma si ipotizza una media di vita tra i 10 e i 70 anni in natura, mentre il record registrato è stato di un esemplare ospitato in un giardino botanico nel Sud della Francia per 120 anni.
Le Emys in ambiente controllato
Acquario di Genova
Nel padiglione della biodiversità, è stato allestito uno stabulario di 14 vasche, dedicato al mantenimento e alla crescita dei piccoli di Emys orbicularis nati presso il Centro Emys di Leca d’Albenga.
Qui i piccoli vengono mantenuti in condizioni controllate, in modo da diminuire la mortalità tipica degli stadi giovanili. Ogni individuo viene inoltre marcato sul carapace e dotato di un microchip che permetterà di riconoscerlo inequivocabilmente. Dopo circa due anni, le testuggini vengono nuovamente trasferite al Centro Emys, dove trascorreranno un altro anno prima di essere liberate negli ambienti ripristinati.
Le Emys in ambiente controllato
Oltremare Family Experience Park
Dal 2009 al 2017 Oltremare Family Experience Park ha collaborato con il Centro Emys ospitando esemplari di Emys orbicularis nati in ambiente controllato fino alla loro reintroduzione in natura. All’interno dell’area dedicata all’ecosistema del Delta del Po, è stata allestita un’area espositiva completamente dedicata ad alcune specie endemiche come la Emys. L’allestimento prevedeva una vasca per il mantenimento e l’accrescimento nella stagione primaverile ed estiva di esemplari neonati e una vasca per l’esposizione di due esemplari adulti in affidamento (ancora in essere). Nel corso di questa collaborazione nelle vasche di Oltremare sono transitati circa 30 esemplari di testuggini palustre europea poi rilasciati in natura.
Centro Emys
LECA di Albenga (SV)
LECA, il Centro Emys della Provincia di Savona è stato costruito nel 2000 all’interno dell’ex vivaio Forestale “Isolabella”, in località Leca presso Albenga. Esso è attualmente gestito dalla Provincia di Savona in collaborazione con Fondazione Acquario di Genova, Corpo Forestale dello Stato, DISTAV e ProNatura Genova. Si tratta di una piccola struttura di poco più di 100 metri quadrati, al cui interno sono presenti quattro vasche: nella più grande sono allevati una quindicina di individui riproduttori di Emys orbicolaris ingauna, mentre nelle altre vengono ospitati gli individui subadulti pronti per la liberazione in natura e giovani nati al Centro.La riproduzione avviene regolarmente ogni anno e ad oggi oltre 300 piccole Emys hanno visto la luce al Centro per poi passare i loro primi inverni nelle vasche curatoriali dell’Acquario di Genova sotto stretto controllo sanitario.
Centro Emys
di Alseno (PC)
Da molti anni la Provincia di Piacenza, svolge un ruolo vitale per la conservazione di Emys orbicularis e grazie alla passione di esperti, riproduce e reintroduce ogni anno esemplari lungo il Po. Nello specifico, il centro di riproduzione “EMYS” di Alseno (PC), operativo con autorizzazione del Ministero dell’Ambiente dal 2000, ospita adulti di provenienza padana. Gli esemplari sono mantenuti in una grossa vasca di cemento con vegetazione palustre e una zona emersa, protetta, di terreno asciutto per la deposizione delle uova. Sono presenti altre due vasche estese, ma di dimensioni minori, con un livello dell’acqua più basso per i giovani. Un locale interno ospita la vera e propria “nursery” per i neonati. Questi, dopo aver passato il primo inverno nelle vasche interne a 24°, nutriti abbondantemente per accelerare la crescita (che verrebbe interrotta durante il letargo), sono tenuti altri tre anni all’aperto. All’età di 4 anni e con una lunghezza del carapace di circa 10 cm, i giovani esemplari vengono liberati in una zona della provincia che presenta non solo caratteristiche ambientali ottimali, ma anche quella di essere un corridoio di diffusione spontanea lungo il Po piacentino.
Lo stato
della popolazione
A livello mondiale la testuggine palustre europea è considerata dalla Red list IUCN una specie quasi minacciata. In Europa è considerata vulnerabile, ma in diversi stati è classificata come specie in pericolo (ad es. Italia, Austria, Repubblica Ceca, Germania, Polonia) oppure in declino (Francia, Ungheria, Italia, Portogallo, Spagna).
Fattori
che ne determinano il rischio
Il pericolo maggiore per la sua sopravvivenza è dovuto all’azione dell’uomo. Un tempo veniva uccisa perché ritenuta nociva per la pesca o la coltura o veniva catturata per fini alimentari. Ad oggi, in molte aree la specie è in declino per la scomparsa o la frammentazione del suo ambiente, per la trasformazione delle rive, l’accumulo di sostanze chimiche tra cui i pesticidi utilizzati nell’agricoltura. Non vanno sottovalutati, inoltre, i rischi connessi con l’introduzione di specie alloctone che possono entrare in competizione con le testuggini palustri ed intaccare pesantemente le risorse trofiche (testuggini acquatiche americane, pesci), oppure di altre che causano profonde alterazioni degli ecosistemi (nutrie, gamberi della Louisiana).
Luoghi
e ambienti da difendere
Il suo areale molto vasto comprende le coste del Mediterraneo, gran parte dell’Europa Centrale, Meridionale e Orientale, alcune regioni del Nord Africa e della Russia. Un tempo l’areale di questa specie si estendeva per tutta l’Europa Settentrionale, fino in Svezia e Gran Bretagna Meridionale. In queste regioni dove si è estinta sono in corso dei progetti di ripopolamento, come ad esempio in Germania e in Svizzera. In Italia la Emys orbicularis risulta ancora abbastanza comune in Friuli, nel Veneto e nella Romagna. Non esistono segnalazioni per ciò che riguarda le Province di Trento, Bolzano e la Valle d’Aosta. In Piemonte la presenza di Emys orbicularis sembra circoscritta ad una fascia più o meno ampia di territorio pianeggiante lungo il Po e ad una porzione di territorio rivierasco lungo il Lago Maggiore. In Lombardia si trova nel basso corso del Ticino, nel medio Adda ed è assente in quasi tutta la parte lombarda del Po.
La più importante popolazione italiana di testuggine palustre si trova all’interno del Parco Delta del Po Emilia Romagna, negli ambienti umidi del Bosco della Mesola.
Nel Centro e Sud Italia è distribuita soprattutto lungo le aree fluviali e palustri, sia costiere, sia interne; le regioni in cui è più comune sono la Toscana ed il Lazio. Si hanno pochi dati sulla situazione in Puglia, Basilicata e Sardegna, mentre le popolazioni di Campania, Abruzzo, Calabria e Sicilia sono localizzate e minacciate (Mazzotti e Zuffi, 2006).
Nel “Piano d’azione per la Testuggine Palustre Ingauna”, redatto da Salvidio et al. nel 2005, la testuggine palustre europea è considerata in pericolo critico di estinzione in Liguria. L’unica popolazione della regione presente nella Piana di Albenga ed ascritta nel 2004 ad una nuova sottospecie denominata Emys orbicularis ingauna (Jesu et al., 2004) è rappresentata da pochi nuclei, dispersi in un piccolo areale caratterizzato da una notevole frammentazione degli habitat.
Emys orbicularis è il simbolo della Riserva Naturale di Alfonsine, la prima in Italia espressamente istituita per salvaguardare la popolazione locale.
La principale fonte legislativa di tutela è la Convenzione di Berna, che vieta la cattura e detenzione degli esemplari selvatici, e la distruzione degli habitat naturali. In Italia sono presenti anche normative nazionali e regionali.
Obiettivi
prefissati
Progetti di conservazione sono nati in Lombardia (Parco del Ticino e Parco delle Groane), Emilia-Romagna (Provincia di Piacenza), Veneto (Riserva Naturale Regionale di Bosco di Nordia), Abruzzo (Riserva Naturale Regionale Lago di Serranella), Puglia (Lago di Lesina) e Liguria (Provincia di Savona). Purtroppo alcuni progetti nonostante le ottime premesse sono naufragati a seguito della carenza di un supporto economico adeguato e spesso anche per la mancanza di un coordinamento nazionale.Agire concretamente attraverso la diffusione delle buone pratiche e collaborando a progetti di salvaguardia della popolazione locale resta comunque uno dei principali strumenti di conservazione.
Il ruolo
di Costa Edutainment Experience
Costa Edutainment negli anni ha attivato collaborazioni con enti responsabili di progetti di tutela di questa specie ed in particolare con quelli supportati dalla Provincia di Piacenza e dalla Provincia di Savona, che affiancano alla protezione dei siti naturali, l’allevamento della specie in condizioni semi naturali.
Il contributo
di Acquario di Genova
Dal 2011 al 2016 Acquario di Genova ha coordinato il progetto LIFEEMYS, ora concluso, ed ora è partner del nuovo progetto LIFE URCA PROEMYS.All’Acquario di Genova è stato allestito uno stabulario dedicato al mantenimento e alla crescita dei piccoli di Emys orbicularis nati presso il Centro Emys di Leca d’Albenga. Dopo circa due anni, le testuggini vengono nuovamente trasferite al Centro Emys, dove trascorreranno un altro anno prima di essere liberate negli ambienti ripristinati.
Nel 2019, in collaborazione con il centro LECA di Albenga, sono state liberati in natura16 esemplari riprodotti presso l’Acquario di Genova.
Il contributo
di Oltremare Family Experience Park
Dal 2009 al 2017 il Oltremare Family Experience Park ha collaborato con il Centro Emys di Alseno (PC) ospitando esemplari di Emys orbicularis nati in ambiente controllato fino alla loro reintroduzione in natura. All’interno dell’area dedicata all’ecosistema del Delta del Po, è stata allestita un’area espositiva completamente dedicata ad alcune specie endemiche come la Emys. L’allestimento comprende una vasca per il mantenimento e l’accrescimento nella stagione primaverile ed estiva di esemplari neonati e una vasca per l’esposizione di esemplari adulti in affidamento. Nel corso di questa collaborazione nelle vasche di Oltremare sono transitati circa 30 esemplari di testuggini palustre europea, utile strumento per informare e sensibilizzare il grande pubblico sullo stato di conservazione di questa specie e sulle principali minacce che gravano su di essa.
Progetto
LIFEEMYS
Nell’ambito della rete ecologica Natura 2000 ha raggiunto gli obiettivi prefissati, ovvero, il miglioramento degli habitat terrestri e acquatici della testuggine palustre Emys orbicularis ingauna, endemica della Liguria e l’aumento degli esemplari della stessa specie presenti su un territorio dove storicamente la Emys era fortemente in declino.Nell’arco del progetto, circa 200 giovani Emys, nate in ambiente controllato, sono state liberate in natura dopo approfonditi controlli veterinari. Oltre 100 testuggini alloctone sono state rimosse dai siti di presenza di Emys, riducendo la competizione e la possibile trasmissione di patologie alla specie autoctona. Il Centro Emys è stato potenziato al fine di aumentare il numero di testuggini autoctone nate in cattività. Queste azioni garantiranno il mantenimento a lungo termine della popolazione di Emys orbicularis in Liguria.
Progetto
LIFE URCA PROEMYS
Nel 2022, sul modello del progetto LIFEEMYS, è stato attivato LIFE URCA PROEMYS, un importante progetto, di durata quinquennale del quale Acquario di Genova è partner. Il progetto è nato per migliorare lo stato di conservazione della testuggine palustre europea nel territorio italiano e in quello sloveno, preservando la diversità genetica delle popolazioni esistenti.LIFE URCA PROEMYS prevede l’allestimento di sette centri di recupero e riproduzione, il ripristino di habitat in trenta siti di intervento e il ripopolamento di Emys orbicularis in tredici aree selezionate.