Status attuale
In grave pericoloDove si trovano
Mare AdriaticoHabitats
Fiumi e zone costiereNome scientifico
Acipenser naccariiPopolazione
1 - 250 esemplari stimati circaEtà media
20 anniDinosauri
dell'Adriatico
Gli storioni dell’Adriatico (Storione Cobice, Acipenser naccarii) una volta vivevano all’interno dei fiumi e sulle coste dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Il loro antenato più antico, il Piscosturion, era contemporaneo del Tirannosaurus rex (Tardo Cretaceo). Si tratta di una specie anadroma ovvero pesci che vivono per la maggior parte del tempo in acque salate e si riproducono in acque dolci. Gli adulti possono raggiungere due metri di lunghezza e 80 kg di peso e vivono fino a 80 anni, raggiungono la maturità sessuale tra i 5 e i 16 anni (20 e 30 Kg di peso) e, mentre i maschi si possono riprodurre ogni anno, le femmine hanno intervalli di riproduzione di 2 o 3 anni producendo anche fino a un milione di uova. Di indole placida, si nutrono di crostacei ed insetti e gli adulti anche di piccoli pesci.Lo stato
della popolazione
Secondo la IUCN red list lo storione cobice è “a rischio critico di estinzione”, a causa della pesca (ormai vietata da anni) e delle modificazioni degli ambienti fluviali che impediscono la risalita degli animali. L’unico areale certo in cui questa specie sopravvive per lo più in ambiente controllato, è limitato nel solo territorio italiano.L’habitat naturale, inoltre, è influenzato da situazioni di inquinamento e impoverimento della fauna tali da rendere difficili le azioni di ripopolamento che sono state messe in atto negli ultimi anni.
Luoghi
e ambienti da difendere
Grazie a iniziative congiunte sul tema dello studio, monitoraggio, divulgazione e conservazione della fauna ittica un gruppo di partner, quali il Parco Lombardo della Valle del Ticino, il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie-Università di Bologna, le Amministrazioni comunali e provinciali di Ravenna, l’ Acquario di Cattolica e il Parco Oltremare di Riccione, ha elaborato un Piano d’Azione Internazionale per la conservazione degli habitat costieri. Tale iniziativa è in appoggio e a completamento del Life Con.Flu.Po, progetto che oltre alla grande opera infrastrutturale del passaggio per pesci di Isola Serafini, prevede un importante programma di ripopolamento di storione cobice (Acipenser naccarii) anche nell’area sud del Delta del Po all’interno delle acque della Provincia di Ravenna. Molte delle risorse sono state spese per la reintroduzione dello storione dell’Adriatico nel fiume Reno, antico ramo meridionale del delta del Po dove la specie è estinta da oltre 50 anni. La Provincia ha realizzato una scala di risalita per i pesci e ciò permetterà a questo grande pesce di ricominciare la migrazione riproduttiva dalle acque marine a quelle interne, in cui depongono le uova, a partire dagli esemplari reintrodotti. Tutti gli ambienti di valore conservativo per lo storione di cobice sono all'interno del Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale IT4070021 Biotopi di Alfonsine e Fiume Reno.
Obiettivi
prefissati
Portare avanti gli studi sulla biologia e la fisiologia riproduttiva per permettere una efficace attività di ripopolamento nelle aree originariamente abitate dallo storione cobice.Continuare gli interventi per il ripristino del territorio fluviale per permettere agli adulti la risalita e la permanenza nelle aree di riproduzione.
Come
agire?
Sensibilizzare e far conoscere l'attuale stato della popolazione a rischio di estinzione. Incentivare al rispetto degli ambienti naturali che coinvolgono gli storioni.Sostenere le realtà impegnate nella tutela di questo patrimonio genetico.
L’Università di Bologna, tramite il Corso di Laurea in Acquacoltura e Igiene delle Produzioni Ittiche, che studia da tempo la riproduzione degli storioni dell’Adriatico attraverso analisi mirate a scoprire le dinamiche ancora oscure che potrebbero, una volta svelate, aiutare la specie a tornare a riprodursi nel suo ambiente naturale.
L’Acquario di Cattolica e il Parco Oltremare di Riccione, grazie al progetto CHESTORIONE contribuiscono attivamente alla tutela di tutte quelle specie che muoiono a causa dell’inquinamento e delle attività antropiche. Raccontare e sensibilizzare le nuove generazioni può garantire un futuro più concreto per tutte quelle forme viventi che abitano i nostri mari.
Acquario di Cattolica e il Parco Oltremare di Riccione, grazie a Salva una specie in pericolo voglioni sostenere questa grande campagna comunicando e facendo conoscere questa bella iniziativa promossa dall' Università di Bologna, tramite il Corso di Laurea in Acquacoltura e Igiene delle Produzioni Ittiche.